100 anni di LUCE – tutte le iniziative per celebrare il centenario
Un podcast "Luce e Controluce", viaggio nel cuore del Paese attraverso le bobine della storia italiana, un film a episodi "Cento anni di Luce", una mostra-evento che accoglie il pubblico a Cinecittà, in uno dei più grandi Smart Stage d'Europa: sono solo alcune delle iniziative ed eventi per celebrare questo importante centenario
Uno dei tesori nazionali e internazionali più preziosi celebra quest’anno un importante anniversario. Il Lucecompie cento anni e si prepara a festeggiare con un articolato calendario di iniziative ed eventi l’importanza di questo pilastro della memoria storica italiana. Fondato nel 1924, sin dalla sua nascita l’Istituto Luce – da cui sarebbe derivata l’immensa eredità dell’Archivio Luce – ha documentato i cambiamenti che hanno segnato e reso moderno il nostro Paese e l’Europa. Con più di 77.000 filmati e oltre 5 milioni di fotografie dagli inizi del Novecento ad oggi, l’Archivio Luce offre tuttora documenti unici sul Ventennio, ma anche sul Dopoguerra e sul Boom economico, fino ai nostri giorni.
“L’Archivio Luce – sottolinea il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – custodisce un’inestimabile narrazione per immagini dell’ultimo secolo di storia del nostro Paese: per la sua unicità ed universalità, nel 2013 è stato anche iscritto nel Registro Memory of the World dell’Unesco, che valorizza i più importanti fondi archivistici e bibliotecari del pianeta, intesi come luoghi in cui è custodita la memoria dei popoli e delle culture. La ricorrenza di quest’anno sarà l’occasione per promuovere le molteplici declinazioni dell’Archivio attraverso diverse chiavi di lettura e per renderlo sempre più accessibile e fruibile anche alle nuove generazioni. Digitalizzare e restaurare sono azioni fondamentali per conservare quanto di più caro esiste per una comunità, la memoria”.
“L’Archivio Luce è la biografia visiva del nostro Paese, uno strumento unico per tutti quelli che desiderano comprendere il passato per orientarsi nel presente – dichiara Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà con delega all’Archivio Luce. Con le celebrazioni per il suo Centenario vogliamo contribuire alla diffusione dei suoi straordinari filmati e fotografie, sottolineando la sua vitalità come centro propulsore, anche oggi, di arte e cultura. Una delle priorità della mia Presidenza – aggiunge Sbarigia – è stata quella di sottolineare il valore testimoniale dell’Archivio come luogo della memoria, della riflessione e della riscoperta ma anche il suo peso tra gli asset intangibili che contribuiscono al valore del marchio di Cinecittà”.
LE INIZIATIVE
La prima iniziativa per il centenario è la pubblicazione del podcast “Luce e Controluce”, prodotto da Chora Media per Cinecittà e online a partire dal 16 aprile, con la voce narrante di Andrea Zalone, che si immergerà dentro l’Archivio per raccontare una storia personale e collettiva a metà strada tra il romanzo distopico e il pamphlet storico; un viaggio ironico e allo stesso tempo ricco di spunti di riflessione. In ciascuno dei 10 episodi sarà approfondito un tema (la casa, il cibo, la fede, lo sport, la scuola, i giovani, il sesso, etc.), sviluppato in modo originale tramite narrazioni e contributi sonori. Ad alcuni protagonisti del nostro cinema e della commedia contemporanea, Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Susanna Nicchiarelli, Rocco Papaleo, Sydney Sibilia, è invece affidata la realizzazione di otto cortometraggi che andranno a comporre un film collettivo a episodi intitolato “Cento anni di Luce”. Ripercorrendo i classici filoni della commedia all’italiana – truffe, superstizioni, amori, tradimenti, italiani in villeggiatura – le opere saranno realizzate utilizzando le iconiche immagini di repertorio dell’Archivio. Sarà poi allestita e aperta al pubblico, presso il Teatro 18 a Cinecittà – lo studio di realtà virtuale dotato di un ledwall tra i più grandi d’Europa – una installazione evento e performance di Quayola per i 100 anni del Luce, in cui i dipinti computazionali dell’artista esploreranno una nuova gestualità ed estetica. L’artista e performer di fama internazionale darà nuova vita ai materiali di archivio, attingendo dallo sconfinato patrimonio del Luce, in una serie di video incentrati sul legame tra passato e futuro che ritrarranno la frenesia della vita nelle città, le persone in movimento, le danze, il folklore e i momenti di convivialità. L’opera sarà un esempio della capacità propulsiva del nuovo corso del Luce che intende fare cultura e non semplicemente conservarla. Torneranno poi nelle sale cinematografiche italiane 15 film che hanno segnato la storia del cinema diventando veri e propri cult, corso di una programmazione di 30 settimane dedicata ai titoli della tradizione Luce e al suo percorso distributivo. E ancora, saranno pubblicate 20 pillole che racconteranno la storia del Luce: dall’inaugurazione della sede al Planetario di Roma fino alla diffusione dei cinegiornali attraverso il Cinemobile del Luce; dalla costruzione della nuova sede a Cinecittà alla presenza del Luce a Venezia durante la Repubblica di Salò e alla riorganizzazione dell’Istituto nel dopoguerra. Altre 10 pillole colorizzate saranno tratte dai filmati in bianco e nero, che illustreranno scene di vita quotidiana del nostro Paese, partendo dai primi filmati del Luce degli anni Venti fino agli anni Sessanta. Verrà inoltre emesso un francobollo dedicato al centenario del Luce. Un’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prevede l’emissione di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicato al Luce, emesso da Poste Italiane e stampato dal Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano entro il 2024. Spazio, poi, ai convegni: il primo sarà dedicato al fondo dei documentari dell’Archivio Storico, con la partecipazione dei maggiori studiosi e protagonisti del documentario italiano; il secondo, invece, si terrà nel 2025 presso il Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia. Infine, sarà pubblicata la Guida all’Archivio Storico e all’Istituto Nazionale LUCE che fornirà un quadro completo dei fondi contribuendo alla diffusione della conoscenza del lavoro di catalogazione condotto dagli archivisti; e un volume sulla “storia e la vita” dell’azienda, che vede la partecipazione di numerosi studiosi ed accademici esperti di cinema e fotografia. I volumi saranno distribuiti presso le università, gli istituti culturali italiani e all’estero, le biblioteche, gli archivi e le cineteche.
LA STORIA DEL LUCE
La data di costituzione dell’Istituto Luce risale al 1924 quando, come in diversi altri Paesi, l’Italia si dota di uno strumento di comunicazione usando un mezzo allora formidabile: la cinematografia. I primi documentari, a carattere esclusivamente didattico, avevano lo scopo di trasferire conoscenza in un’Italia scarsamente alfabetizzata dove lo schermo cinematografico, montato per l’occorrenza nelle pubbliche piazze, esercitava un’attrazione più forte di quanto potesse fare la carta stampata. All’atto della sua fondazione, il Luce nasceva con desinenza femminile (L.U.C.E. era l’acronimo de L’Unione Cinematografica Educativa); sarebbe diventato l’Istituto Nazionale Luce con Regio decreto dell’anno seguente, il 1925. L’intuizione originaria della più antica istituzione pubblica al mondo destinata alla diffusione del cinema a scopi didattici e informativi, si deve a Luciano De Feo, avvocato e giornalista esperto di politica economica internazionale; a questa segui presto l’impulso di Benito Mussolini, che farà dell’Istituto uno degli strumenti dell’immagine e del consenso del regime fascista. Da allora il Luce avrebbe registrato e si sarebbe intrecciato a tutti i passaggi storici e sociali del Paese, diventando un luogo unico di conservazione dell’immaginario degli italiani. L’archivio del Luce conserva oggi, grazie anche a una efficace politica di arricchimento, un inestimabile fondo di immagini in movimento e fotografiche in grado di raccontare la storia d’Italia del XX secolo fino a noi, in tutti i campi del sapere: memoria, cultura, società, politica, spettacolo, sport, scienza, arti, costume. L’archivio cinematografico del Luce conserva un secolo di memoria storica collettiva fissato in immagini in movimento, in milioni di metri di pellicola. Si tratta di un prezioso e vastissimo patrimonio filmico composto non solo di cinegiornali e documentari di propria produzione, realizzati a partire dal 1924 anno di nascita del Luce, ma anche di testate d’attualità, collezioni documentaristiche e fondi esterni acquisiti via via nel tempo. Questa ricca fonte audiovisiva, di un valore storico-culturale inestimabile, salvaguardata e valorizzata, catalogata e digitalizzata per essere accessibile a tutti va dalla cinematografia delle origini fino alla documentazione della vita politica, sociale e culturale degli ultimi anni. Il Fondo Luce dell’Archivio, dal 2013, è inserito nel Registro Memory of the World dell’Unesco, il programma finalizzato alla valorizzazione dei più importanti fondi archivistici e bibliotecari del pianeta. E l’unico tra gli archivi audiovisivi italiani a godere di questo statuto. L’archivio fotografico, con il suo patrimonio di oltre 5 milioni di immagini, documenta tutto il Novecento ed è una fedele cronaca dei cambiamenti del nostro Paese. I fondi di prima acquisizione e di produzione istituzionale coprono un arco temporale esteso, raccontando eventi, paesaggi, mutamenti sociali dal 1915 al 1956. Altri fondi acquisiti dal dopoguerra in poi documentano la società italiana dal 1948 fino ai giorni nostri, oltre ad annoverare il lavoro di grandi artisti della fotografia come Adolfo Porry-Pastorel, Caio Mario Garrubba, Pino Settanni e altri maestri. L’archivio fotografico alimenta un’attività creativa e continua di mostre, libri, iniziative culturali in Italia e all’estero. L’Archivio Luce accoglie un Ufficio studi con una intensa attività di ricerche, biblioteca, didattica per le scuole, pubblicazioni, convegni e seminari. Dal 2024 il Luce organizza un’attività formativa nell’ambito del LuceLabCinecittà, il progetto di formazione e di aggiornamento per lavoratori, manager, studenti e aspiranti professionisti del settore cinematografico e audiovisivo. Sono attualmente attivi i corsi in ‘Digital Humanities’ per Archivisti di Audiovisivi, Ricercatori, Comunicazione in Rete sugli archivi.
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