XXI Corto Dorico: tutti i vincitori del concorso e i selezionati a Shorts for my future

Titanic (versione adatta alle famiglie iraniane) di Farnoosh Samadi vince il Concorso Nazionale Cortometraggi. Il progetto Shorts for my future fa da riferimento per la connessione tra produzioni cinematografiche e autori.

Tra i più autorevoli e popolari Festival d’Italia per i cortometraggi, Corto Dorico Film Fest conclude una eccezionale edizione di pubblico e di personaggi del panorama cinematografico. E annuncia la sua evoluzione per dare spazio a tutte le forme della settima arte: dal cortometraggio al lungometraggio, dal cinema del reale a quello dei ragazzi, fino alla realtà virtuale. Da oggi sarà, quindi, Dorico International Film Festival. 

Corto Dorico: i premi e i premiati

Il “Premio Stamira”, assegnato al vincitore del Festival, è andato a Titanic (versione adatta alle famiglie iraniane) di Farnoosh Samadi, regista e sceneggiatrice iraniana laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Vanno ricordati il suo primo cortometraggio di Samadi, The Silence, è stato candidato alla Palma d’Oro a Cannes nel 2016. Mentre il secondo corto, Gaze, si è qualificato per gli Oscar del 2018. Nello stesso anno diventa membro dell’Accademia degli Oscar. 180° Rule è il suo primo lungometraggio, presentato in anteprima al Toronto Film Festival nel 2020.

Ad assegnarle il premio è stata la giuria di qualità formata dalla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi (autrice di Esterno notte, Il ragazzo invisibile), dall’attrice Selene Caramazza (Cuori pure, The Bad Guy) e dal regista Gianluca Jodice (co-regista della serie 1992, Il cattivo poeta, ora in sala con La dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta). A ritirare il Premio, Roberto De Feo della distribuzione Premiere Film. 

Ambientata all’interno di una redazione televisiva, il corto di Samadi racconta della messa in onda per la prima volta dalla TV nazionale iraniana di Titanic in una versione adatta alle famiglie dell’Iran.

Questa la motivazione della giuria:

«Per l’intelligenza e l’ironia con cui affronta la follia della censura e la brutalità del regime scegliendo un angolo straordinariamente originale, profondo e potente». 

Titanic (versione adatta alle famiglie iraniane) è stato anche vincitore del “Premio Nie Wiem” al Miglior Corto di impegno sociale. Menzione speciale della giuria di qualità a “Playing God” di Matteo Burani, che si è aggiudicato anche il Premio Giuria Giovani “Nazareno Re”, il “Premio Ristretti oltre le mura” e il “Premio CGS Acec Sentieri di cinema”.

Ad aggiudicarsi il Premio della critica “Salto in lungo” è stato “Gloria!” di Margherita Vicario; il Premio Giovani “Salto in Lungo – Cantiere Cinema” è andato a “Io e il Secco” di Gianluca Santoni; il Premio Confartigianato è stato assegnato a “Il Burattino e la Balena” di Roberto Catani e il Premio ShorTEEN a “Narciso” di Ciro D’Emilio. Il Premio Amnesty International Award è andato a “An Orange From Jaffa” di Mohammed Almughanni, come anche il Premio del Pubblico, il Premio Giuria Giovani “Gianni Rufini” e il Premio WeShort sono stati entrambi assegnati a “Sara” di Ariana Andrade Castro. 

Quest’anno, il Premio Angelo Guglielmi, assegnato ogni anno a un maestro del cinema che si sia “distinto per la sua qualità artistica e per la sua capacità di raccontare il Paese, la sua vitalità e le sue contraddizioni”, è andato al regista Nanni Moretti, che ha poi conversato sul palco con il regista Renato De Maria. Si tratta di un ritorno per Moretti ad Ancona, a 23 anni dall’uscita de La stanza del figlio, film girato nel capoluogo dorico con cui vinse la Palma d’Oro a Cannes.

Corto Dorico Film Fest diventa Dorico International Film Festival

«Quest’anno, anche il concorso Salto in Lungo ha trovato la sua dimensione ideale: gli autori e le autrici che hanno esordito nel lungometraggio hanno potuto incontrare 1200 giovani spettatrici e spettatori, grazie al coinvolgimento delle scuole, già attive nelle giurie giovani – afferma il presidente di Nie Wiem Valerio Cuccaroni – A piccoli passi, Corto Dorico si è trasformato da concorso nazionale a festival, per poi aprirsi alla dimensione internazionale e al lungometraggio, al cinema del reale, fino alla realtà virtuale. Nie Wiem è dunque pronta per presentare al pubblico il Dorico International Film Festival – DIFF».

Esprimono soddisfazione anche i co-direttori artistici, il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì e lo sceneggiatore Luca Caprara: «Il Festival cresce ed è pronto a fare il suo passo successivo: diventare il Dorico International Film Festival. Senza snaturarsi, ma anzi continuando a marcare la sua connaturata DIFFerenza».

«Una kermesse diffusa sul territorio. Oltre 70 appuntamenti e tanti nomi eccellenti del nostro cinema, per 9 giorni intensi in cui la settima arte, in ogni sua forma, è stata protagonista, soprattutto nel nostro capoluogo – interviene il sindaco di Ancona Daniele Silvetti – Diffondere l’immagine di Ancona, promuoverne l’aspetto culturale è il miglior viatico per la crescita di questa città e per il suo contributo in questo senso ringrazio Corto Dorico Film Fest»

«Corto Dorico si conferma ancora una volta un appuntamento di grande rilievo per la nostra regione: un festival che unisce la promozione del cinema indipendente a un forte impegno sociale, consolidando negli anni la sua valenza internazionale – dice l’Assessore alla Cultura della Regione Marche, Chiara Biondi – Particolarmente significativo è il lavoro svolto per avvicinare i giovani e le scuole al mondo del cinema, valorizzando il grande schermo come esperienza culturale e luogo di aggregazione».

Dello stesso avviso l’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona, Anna Maria Bertini: «I numeri parlano da soli: in questa edizione, hanno assistito alle proiezioni ben 1.200 studenti in 5 mattine. Un festival su cui il Comune di Ancona punta e che verrà ripetuto negli anni successivi, auspicando eventi di questa caratura e in presenze ancora maggiori».

Di giovani e il cinema parla anche il Presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini: «Il festival si è distinto per il suo impegno nel sostenere giovani autori attraverso iniziative come Shorts for my Future, creando connessioni tra idee innovative e il mondo della produzione. Inoltre, la capacità di trasformare Ancona in un centro di cinema diffuso, coinvolgendo anche altre città delle Marche, ha dimostrato ancora una volta il valore culturale di un progetto che dialoga con il territorio e le comunità locali».

Shorts for my Future: un riferimento nazionale per il pitching

Arrivato alla sua quarta edizione, il progetto è co-organizzato con Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission in sinergia con l’Accademia del Cinema Renoir e Road to Pictures Film APS. Quest’anno, la direzione è affidata al regista e sceneggiatore Ciro D’Emilio. Le produzioni coinvolte sono state: Indiana Production, Kino Produzioni, KimeraFilm, Avventurosa, Sajama Films, dispàrte, Arcopinto, Eagle Pictures, UMI Films.

Queste le opere selezionate:

• Aura di Stefania Accettulli
• Cumbia Madre di Mario Estrada
• Chi spara per primo di Emanuele Palamara, Valerio Vestoso, Antonio Firmani
• Dattilo di Claudio Quattrone
• Fil Rouge di Caterina Crescini, Francesca Scanu
• Four Walls di Xing Alessandro Zheng
• Il questore di Adriano Giotti, Adriano Chiarelli, Paolo Pintacuda
• L’interprete di Daniele Pini
• Onlygod di Alice Balestrieri, Leonardo Gaspa, Giacomo Placucci
• La brava gente di Giulia Betti
• Donne in cerca di guai di Matteo Damiani e Lorenzo Bagnatori
• Forza e coraggio di Giovanni Merlini e Francesco Bovara

In occasione delle masterclass, il Direttore di Marche Film Commission Francesco Gesualdi ha sottolineato l’importanza del pitching: “Questa attività rappresenta un’opportunità preziosa per mettere in relazione chi propone le idee con chi ha il compito di realizzarle, favorendo una crescita concreta per i progetti. È anche un’occasione per osservare le tendenze di sceneggiatori e registi, valutandone la capacità di intercettare il pubblico. Si tratta di una vera e propria palestra per i nuovi autori, uno spazio in cui possono affinare il loro talento e prepararsi a farsi strada nel panorama cinematografico”.

La quarta edizione di quest’anno ha ospitato una Masterclass sull’intelligenza artificiale nell’audiovisivoa cura di Alessandro Loprieno, Founder e CEO di WeShort, a cui è seguita la premiazione del vincitore della open call nazionale. Subito dopo, la Masterclass di Pitching con Giovanni Busellato, Development Executive per Indiana Production. Mentre la sceneggiatrice Ludovica Rampoldi (“Il traditore”, “Esterno notte”, “Il ragazzo invisibile”) ha tenuto una lezione dedicata alla sceneggiatura. È seguito un incontro tra Flavio Natalia, direttore di Ciak, e l’attrice Selene Caramazza dal titolo “Sfidare sé stesse: Selene Caramazza e il caso The Bad Guy”. Il direttore del magazine ha consegnato il prestigioso Ciak d’Oro all’attrice.

A concludere la quarta edizione, il panel “Le Pari Opportunità nell’industria cinematografica e audiovisiva”, moderato dalla critica cinematografica Carolina Iacucci. Sono intervenute Selene Caramazza, la regista Margherita Ferri, la critica cinematografica Angelica Alemanno e l’avvocato Diana Rulli, per parlare della questione gender pay gap andando a presentare un bilancio generale su quanto in merito è stato fatto finora e su quanto ancora rimane da attuare.

Oltre le mura – Il Cinema in carcere: il Premio “Ristretti oltre le mura”

Corto Dorico continua a varcare le mura dei luoghi di reclusione grazie al progetto “Oltre le mura”, con la proiezione in anteprima dei corti finalisti del Concorso Nazionale negli Istituti Penitenziari di Ascoli Piceno, Fermo, Fossombrone (PU), Pesaro, Ancona – Montacuto e Barcaglione.

Dal progetto è nato il Premio Ristretti oltre le mura, che i detenuti hanno assegnato al miglior cortometraggio. Quest’anno, la sezione ha potuto contare su un’ospite d’eccezione: la giornalista e scrittrice Daria Bignardi, che ha presentato il suo libro Ogni prigione è un’isola (Mondadori). A moderare, l’autrice televisiva e radiofonica Silvia Righini.

Inoltre, con la collaborazione con l’Università IULM e per la supervisione artistica del regista e docente Giuseppe Carrieri, anche quest’anno è stato presente il progetto di racconti documentari fatti da alcuni studenti dello IULM che hanno varcato i cancelli del carcere di Fossombrone.

Durante il Festival sono stati proiettati, in anteprima nazionale, i brevi docu-film “Lettere dal Minotauro II – Mondo”, realizzati da tre studentesse del secondo anno della Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media dell’Università IULM di Milano. Ad anticiparli era stata la presentazione dei corti d’animazione realizzazione di corti d’animazione in alcuni istituti penitenziari marchigiani: Scolpire il Movimento – La stop motion come occasione di narrazione creativa, laboratorio a cura di ARCI Jesi Fabriano e NotteNera Festival.

Inoltre, due eventi speciali denominati Salto a scuola, rivolti agli studenti: la proiezione de La Bicicletta di Bartali di Enrico Paolantonio alla presenza del supervisore Rodolfo Brocchini e la proiezione del discusso film Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa di Margherita Ferri, alla presenza della regista.

Nel corso degli anni Corto Dorico ha avuto l’onore di avere come ospiti e giurati nomi come Elio Germano, Gianni Amelio, Pupi Avati, Matteo Garrone, Ugo Gregoretti, Claudio Giovannesi, Giuseppe Lanci, Marco Spoletini, Cristiano Travaglioli, Matteo Rovere, Gabriele Mainetti, Matteo Cocco, Piera Detassis, Giacomo Ciarrapico, Matilde Barbagallo, Maurizio Nichetti, Ruggero Deodato, Marco Bechis, Gianfranco Pannone, Valentina Carnelutti, Alessandro Rossetto, Edoardo Winspeare, Alessandro Piva, Agostino Ferrente, Donatella Finocchiaro, Valeria Golino, Lucia Mascino, Michele Riondino, Sydney Sibilia, Marco D’Amore, Daphne Scoccia, Marco e Antonio Manetti, Serena Rossi, Carlo Macchitella, Francesco Bruni, Vinicio Marchioni, Wilma Labate, Luciano Tovoli, Sara Serraiocco, Andrea Paris, Simona Paggi, Ezio Abbate, Ficarra e Picone, Claudio Cupellini, Michele D’Attanasio, Ciro D’Emilio, Fabrizio Bentivoglio, Marco Bellocchio, Roberta Torre, Daniele Vicari, Dante Spinotti, Barbara Ronchi.