Sul set di “Tradita” a Jesi, per il suo ritorno al cinema Manuela Arcuri sceglie le Marche

Un’altra ambiziosa produzione nazionale che ha scelto le Marche per girare un nuovo film. Sono ormai a metà dell’opera le riprese di Tradita, prodotto da Mattia’s film, per la regia di Gabriele Altobelli e la direzione creativa di Alberto Tarallo.

Sarà distribuito nel 2025 in oltre 200 sale e destinato anche al mercato internazionale. Protagonista uno dei volti più amati del cinema italiano, Manuela Arcuri, affiancata dall’attore spagnolo Fernando Lindez. Tra gli interpreti anche Giancarlo Giannini e William Levy. Ieri pomeriggio il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini ha visitato il set, dopo la presentazione alla stampa del progetto a Jesi, insieme al sindaco Lorenzo Fiordelmondo, all’assessore alla Cultura del comune di Jesi Alessandro Tesei e al cast. Le riprese interessano, oltre Jesi, i comuni di Ancona, Senigallia, San Marcello, Filottrano e Monte Roberto.


Mi sono trovata molto bene nelle Marche – ha sottolineato Manuela Arcuri – Le conoscevo poco, ho scoperto una terra davvero bella che si presta benissimo ad una molteplicità di scenari cinematografici, perché ha mare, montagne, opere d’arte, ville meravigliose. La gente è davvero accogliente e ospitale. Tengo molto a questo film, una storia avvincente che segna il mio ritorno al cinema”.


Sono originario delle Marche ma non ci avevo mai lavorato – ha detto il regista Gabriele Altobelli – Avevo assistito al festival di Cannes alla presentazione dei progetti marchigiani nel settore. Ho proposto alla produzione di girare qui, un’idea avuta passando a Casenuove di Osimo, luogo natale di mia madre”. Anche il coprotagonista Fernando Lindez conferma “di aver trovato luoghi belli e accoglienti, dalle città alle spiagge, con una gastronomia straordinaria”. Il produttore Alberto Tarallo evidenzia “le località del Conero che non hanno nulla da invidiare alla Sardegna, come le bellissime ville dei borghi marchigiani. Non potevamo trovare accoglienza migliore”.


Il presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini ricorda “i 16 milioni di euro, su impulso del presidente Francesco Acquaroli, che le Marche, con i fondi Pr-Fesr, hanno investito nel cinema. Noi siamo stati bravi a mettere a terra queste risorse, ne abbiamo già stanziati 8 ed ora altri tre. Ma non è l’unica azione che portiamo avanti per valorizzare le Marche. Il protocollo sul cineturismo con i comuni della Vallesina è un ottimo esempio di cui oggi, con questa produzione, vediamo i risultati. Un set che arriva nei nostri borghi muove decine di persone che vivono il territorio per mesi, c’è un ritorno immediato per l’indotto, cui segue quello d’immagine, oltre all’opportunità per tanti marchigiani di lavorare nel cinema, perché finalmente anche qui si girano con continuità progetti importanti”.

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