Sviluppo Cinema e il laboratorio What’s Up Doc! per supportare i giovani creativi del cinema marchigiano
Si è tenuto il primo incontro del laboratorio di sviluppo per film documentarial Politeama di Tolentino
Dopo il grande successo riscontrato in termini di candidature, con 182 concept di documentari ricevuti, What’s Up Doc! ha preso il via sabato 1 marzo al Politeama (Sala Audiovisivi) di Tolentino (MC), con il primo incontro in presenza.
incontri in presenza (12 weekend da marzo a novembre, a Perugia, Foligno, Tolentino e Pergola, per 180 ore complessive in presenza);
incontri online su sviluppocinema.it (70 ore complessive online), la piattaforma di condivisione e collaborazione online per favorire la transizione digitale della filiera cinematografica.
I concept selezionati
I 15partecipantiall’innovativo laboratorio cinematografico What’s Up Doc! sono divisi per team di progetto (10 concept selezionati). Scopriamo di più sui progetti che hanno presentato:
Gabriella Denisi
Unʼopera sinestetica, guidata dal suono, in cui il noir si mescola a unʼestetica onirico-scientifica per raccontare il punto di vista di un albero millenario. Tra lʼalternarsi delle stagioni, avventurieri in cammino, intemperie e stelle cadenti, si cercherà di comprendere come il protagonista vegetale, connesso all’ecosistema interspecie, vive e concepisce il tempo e lo spazio, con derive nel realismo magico.
Federica Bruschi e Vincenzo Franceschini
Autrice e regista lei, produttore lui, con “Lʼagonia della moscaˮ vogliono raccontare di un uomo e della sua ossessione, tale da spingerlo a tentare di costruire un museo per le sue 50 e più auto, in continuo aumento. Un museo della morte, in cui sogna di essere sepolto lui stesso, e esporre il proprio mausoleo, a “imperitura memoriaˮ.
Elena Magnani, Gianluca Quattrocchi e Aurelio Russo
Con il docufilm “LOVE”, il trio racconta il Tennis Club Trenno, nella periferia di Milano nord: un campetto da tennis in asfalto, sbiadito dal sole e rovinato dalla pioggia. Da parcheggio di spaccio negli anni Novanta a spazio pubblico, contro i diciotto campi del prestigioso club a solo un km più in là. Uno spazio libero, di tutti, gratuito, dove il tempo libero diventa terreno di conflitto, comunità e negoziazione attraverso la pratica del gioco.
Vittoria Corallo
Il docufilm della regista e autrice segue un collettivo di artisti che dovranno trasferirsi per qualche settimana a Perugia, nel quartiere di Montelaguardia, ex zona agricola e oggi divenuta residenziale, per farsi ospitare da altrettanti sconosciuti che abitano in quella zona. Una esplorazione di una forma estrema di ospitalità: in cambio di un tetto, gli artisti offriranno una creazione artistica, il cui tema sia un dono, necessario e immateriale, per le persone del quartiere.
Vivian Barbullushi
Il documentario della regista e autrice è il viaggio al contrario, una riscrittura: venuta in Italia dall’Albania nel 1997, Vivian rivive un pezzo della sua storia famigliare e ne riporta una versione personale e in parte falsata, ponendosi come soggetto attivo della narrazione audiovisiva.
Roberta Palmieri ed Elisa D’Angeli
L’unico linguaggio con cui viene mostrato ciò che vivono gli animali destinati al macello oggi è quello dellʼinchiesta, di una forma di resistenza alla violenza e alle istituzioni. Con il documentario “Immacolataˮ, le due co-autrici non intendono parlare solo ai vegani, ai vegetariani o a chi già condivide questi valori, ma soprattutto raggiungere anche chi non conosce affatto questo mondo, portando una storia universale una storia universale, senza lʼintenzione di educare. Ma solo di narrare.
Giovanni Grandoni
Marchigiano, il regista e autore porta un mockumentary che tratta la piccola frazione di “Lucreziaˮ, nel comune di Cartoceto (PU), come una città mitica e fuori dal tempo. Attraverso luoghi e volti reali del posto, il docufilm parlerà della vera storia del paese: di come si è passati, da un giorno allʼaltro, da una società contadina, alla società del consumo degli anni ‘60.
Lavinia Tommasoli e Pietro Traversa;
Attraverso Antonio, ragazzo a cui è stata diagnosticata la Retinite Pigmentosa – una malattia genetica dellʼocchio caratterizzata dalla degenerazione progressiva del tessuto retinico – questo documentario è una riflessione sulla perdita di un senso, per trovarne tanti altri che diano coscienza del sé. Una riflessione sul Presente per riaprire davvero lo sguardo, e guardare il mondo, se stessi, gli altri riconoscendosi come Esseri umani.
Rebecca Cervato
“Stare al mondo” nasce dalla volontà di raccontare le vite nascoste attraverso un personaggio, quello di Viky, una badante di origine polacca e del suo rapporto con la nipote del signore italiano che accudisce. La storia di una scelta di vita così radicale, così profonda, da annullare la propria vita, riducendola ad una sequela di compiti da eseguire, tutti i giorni uguali. Due esistenze forse unite da quellʼidea di vivere così diversa, così estrema, così solitaria, così ripetitiva, e quindi rassicurante. Quanti modi esistono, di stare al mondo?
Giovanni Merlini
Attraverso docufiction, interviste e immagini d’archivio, “Il gioco degli Indiani” è la storia di un cinema scomparso in cui un privato poteva lanciarsi in unʼavventura produttiva, rischiando tutto con la speranza di diventare ricco; di unʼepoca in cui si facevano tanti film e in cui tutti andavano al cinema; in cui un film andato male, per quanto piccolo, poteva diventare un caso mediatico. Un’occasione per parlare del cinema di oggi, tra passato, presente e futuro.
Un laboratorio on the road
La locandina del bando
What’s Up Doc! è ideato e coordinato da Damiano Giacomelli e Claudio Balboni per il centro di formazione cinematografica Officine Mattòli. Damiano Giacomelli, progettista per Officine Mattòli commenta così: “È stato un ottimo inizio, grazie soprattutto alla generosità e alla qualità espressa dai partecipanti. I dieci progetti rappresentano una grande varietà di punti di vista e di possibili linguaggi”.
Il laboratorio What’s Up Doc! è parte integrante delprogetto Sviluppo Cinema – Click si gira!finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (Avviso Pubblico per la presentazione di proposte progettuali di Capacity Building per gli operatori della cultura – PNRR), capofila Piceni Art For Job.
“Siamo orgogliosi di essere promotori del progetto Sviluppo Cinema – Click si gira! che dimostra l’importanza di fare squadra per un supporto concreto e innovativo alla filiera del cinema e dei giovani talenti della creatività”, dichiara Sandro Angelini, presidente di Piceni Art For Job.
Il progetto nasce dall’intento di una rete di attori regionali che, con il supporto di Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, ha deciso di impegnarsi sul territorio per lacrescita della filiera cinematografica: Piceni Art For Job, capofila e produttore cinematografico; Officine Mattòli e Form.Art.Marche per la formazione professionale; CNA Cinema e Audiovisivo Marche per il rapporto diretto con gli operatori del cinema.
“Il nostro compito è favorire sinergie, costruire ponti tra diverse realtà del mondo culturale per elaborare progetti di qualità – commenta il presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini – Si rinnova una collaborazione con associazioni ed artisti di alto livello della nostra regione. L’auspicio è che What’s up Doc possa essere fucina di prodotti audiovisivi innovativi ed originali”.
“Spesso parliamo dell’importanza di portare produzioni nelle Marche, come strumento di promozione del territorio – nota il responsabile di Marche Film Commission, Francesco Gesualdi – Altrettanto importante è portare i talenti marchigiani in Italia e nel mondo. Ci sono tante idee, tanti artisti di eccellente livello che meritano l’opportunità di realizzare i loro progetti e questo laboratorio è un ottimo strumento per riuscirci”. Sviluppo Cinema è un progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, Avviso per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del PNRR, MISSIONE 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, COMPONENTE 3 – Turismo e cultura 4.0, MISURA 3 – Industrie culturali e creative, INVESTIMENTO 3.3 – “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A I), codice progetto PNRRI-202300000077207 – CUP C81823000700004.
FMCFondazione Marche Cultura
Marche Film Commissionper il sostegno al cinema e all’audiovisivo
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